Elettroforesi delle sieroproteine (ETF)
L'elettroforesi proteica o ETF è un metodo d'analisi per le proteine presenti nel sangue e nel siero. È quindi un metodo di separazione di particelle cariche elettricamente, che avviene attraverso il passaggio continuo di corrente elettrica in una soluzione.
Funzionamento
Le particelle cariche migrano verso l'elettrodo di carica opposta con una velocità di migrazione o mobilità elettroforetica legata a numerosi fattori dipendenti dalla natura del mezzo e dal campo elettrico applicato e soprattutto dalla massa, dalle dimensioni, dalla carica e dalla forma delle varie particelle. Nell'elettroforesi le proteine reagiscono come molecole elettricamente cariche in soluzione acida o alcalina: esse sono infatti polimeri di amminoacidi, e quindi presentano dei gruppi carbossilici e gruppi amminici. In base al pH della soluzione tampone, dove scorre la corrente, possono essere indotte cariche negative o positive. In particolare in una soluzione alcalina il gruppo carbossilico della molecola viene neutralizzato secondo la reazione:
-COOH + OH- → -COO- + H2O
formando ioni negativi che lasceranno nella proteina una netta carica negativa. In una soluzione leggermente acida, invece, il gruppo amminico associa un protone come si nota nella reazione:
-NH2 + H+ → -NH3+
formando così ioni -NH3+ e quindi lasciando sulla molecola una carica nettamente positiva.
Volendo effettuare in siero-elettroforesi si impiega un tampone a pH alcalino il quale conferisce alle molecole proteiche una carica negativa rendendole solubili senza sottoporle a denaturazione.
Funzionamento
Le particelle cariche migrano verso l'elettrodo di carica opposta con una velocità di migrazione o mobilità elettroforetica legata a numerosi fattori dipendenti dalla natura del mezzo e dal campo elettrico applicato e soprattutto dalla massa, dalle dimensioni, dalla carica e dalla forma delle varie particelle. Nell'elettroforesi le proteine reagiscono come molecole elettricamente cariche in soluzione acida o alcalina: esse sono infatti polimeri di amminoacidi, e quindi presentano dei gruppi carbossilici e gruppi amminici. In base al pH della soluzione tampone, dove scorre la corrente, possono essere indotte cariche negative o positive. In particolare in una soluzione alcalina il gruppo carbossilico della molecola viene neutralizzato secondo la reazione:
-COOH + OH- → -COO- + H2O
formando ioni negativi che lasceranno nella proteina una netta carica negativa. In una soluzione leggermente acida, invece, il gruppo amminico associa un protone come si nota nella reazione:
-NH2 + H+ → -NH3+
formando così ioni -NH3+ e quindi lasciando sulla molecola una carica nettamente positiva.
Volendo effettuare in siero-elettroforesi si impiega un tampone a pH alcalino il quale conferisce alle molecole proteiche una carica negativa rendendole solubili senza sottoporle a denaturazione.
Interpretazione
Esistono due classi principali nelle sieroproteine: albumina e globuline.
Albumina
Solitamente albumina e globuline sono in proporzioni simili, ma l'albumina è molto più corta, e carica negativamente mostrando una concentrazione visiva maggiore. Esiste inoltre una piccola banda superiore all'albumina chiamata pre-albumina.
Globuline
Le globuline sono classificate a seconda delle bande relative:
Esistono due classi principali nelle sieroproteine: albumina e globuline.
Albumina
Solitamente albumina e globuline sono in proporzioni simili, ma l'albumina è molto più corta, e carica negativamente mostrando una concentrazione visiva maggiore. Esiste inoltre una piccola banda superiore all'albumina chiamata pre-albumina.
Globuline
Le globuline sono classificate a seconda delle bande relative:
- La zona alfa (α) o delle alfaglobuline:
- La zona beta (β) o delle betaglobuline;
- La zona gamma (γ) o delle gammaglobuline; le bande monoclonali appaiono solitamente in questa zona.